Monolocale in un palazzo del 1600
Il monolocale oggetto di questo esercizio si trova in un vecchio palazzo del 1600 situato a Bussoleno, in provincia di Torino.
I muri, che appartenendo ad un palazzo del XVII secolo hanno uno spessore notevole, non sono perpendicolari l’uno rispetto all’altro.
La luce naturale proviene solo da una finestra e una porta finestra, posizionate entrambe sullo stesso lato del locale, mentre la porta d’ingresso si trova sul uno dei lati adiacenti.
L’obiettivo del progetto era realizzare un monolocale, con bagno, rispettando il posizionamento degli impianti idraulici. Ciò implicava quindi la necessità di posizionare la cucina nella zona con gli scarichi delle acque bianche, e il bagno in corrispondenza degli scarichi delle acque nere.
Ecco quindi la mia idea di progetto di questo monolocale, le cui parole chiave sono: massimo sfruttamento degli spazi e multifunzionalità.
Il progetto
Il primo intervento sostanziale per la realizzazione del progetto consiste nella realizzazione di tramezze per creare il locale bagno.
L’ingresso, quindi, diventa letteralmente un crocevia tra la porta d’entrata, la porta finestra, la porta di accesso al bagno e il varco verso il monolocale vero e proprio.
L’arredo nella zona d’entrata prevede un mobiletto con cassetti svuota tasche e per contenere le scarpe, a fianco del quale ci sono un comodo pouf e un armadio a tutta altezza con anta a specchio, per contenere giacche, cappotti, sciarpe e tutto il necessario per quando ci si prepara ad uscire.
Il bagno
Il bagno è completo di lavandino, sanitari e mobiletti per riporre asciugamani e prodotti, e vanta un’ampia doccia (che è quasi una stanza a sè).
Essendoci la necessità di far passare la luce naturale anche nel locale principale, la parete del vano doccia posta di fronte alla finestra è interamente occupata da un’ulteriore vetrata, decorata con vetri sabbiati che permettono di mantenere la giusta privacy senza rinunciare all’illuminazione.
Zona “giorno e notte”
Il monolocale vero e proprio si divide in varie zone.
La zona cucina è piccola ma funzionale. Le basi della zona lavello e della parte di cucina con piano cottura e frigorifero a incasso sono profonde 60 cm, mentre i moduli di collegamento sono di profondità ridotta, per mantenere una continuità tra le parti e aggiungere piani di lavoro e vani contenitori (che si sa, non bastano mai). Il tutto si completa con un tavolo da pranzo, di dimensioni contenute ma apribile all’occorrenza per aumentare lo spazio utile.
Sulla parete di fondo del monolocale, oltre a parte della cucina, si sviluppa un armadio guardaroba a tutta altezza, che forma una sorta di ponte sopra al vero “pezzo forte” del progetto: un divano che si ripiega su se stesso, per lasciare spazio ad un letto matrimoniale che si appoggia sulla mensola (che di norma è sopra al divano) senza alcun pericolo per ciò che vi è appoggiato, perché in tutte le fasi della trasformazione la mensola rimane assolutamente orizzontale.
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Zona lavoro
Di fronte al divano/letto, infine, c’è la zona lavoro. È composta da una pratica scrivania, posizionata di fronte alla vetrata per avere uno spazio dedicato dove poter lavorare con il plus della luce naturale, e da una libreria addossata alla tramezza al centro del locale, sopra la quale è montata anche una tv a parete, comoda per essere vista sia dal divano che dalla zona pranzo.