Innanzitutto: cosa sono i tetti verdi?
Come suggerito dal nome stesso, un tetto verde è una tipologia di copertura realizzabile sugli edifici, con una particolare stratigrafia di materiali il cui scopo è poter mettere a dimora delle piante.
I tetti verdi sono di due tipologie.
Quelli estensivi sono semplici prati, con la sola funzione di isolare gli ambienti sottostanti, e sono calpestabili solo per interventi di manutenzione.
Quelli intensivi, invece, sono veri e propri “giardini in quota”, che possono ospitare piante arbustive o addirittura alberi, a seconda di come sono realizzati.
I benefici dei tetti verdi
Vegetazione
I primi e più ovvi benefici di una copertura verde sono dovuti alla semplice presenza delle piante, che producono ossigeno, assorbono ed intercettano anidride carbonica e altre sostanze più o meno inquinanti, ed in generale contribuiscono ad abbattere la presenza di molte sostanze chimiche nell’aria.
La vegetazione e lo strato di terra, poi, creano una barriera impenetrabile per i raggi ultravioletti, che non riescono a raggiungere gli strati inferiori; ciò significa che guaine impermeabilizzanti e strutture rimangono protette, subiscono meno sbalzi termici e di conseguenza durano più a lungo.
Legato a questo fatto, c’è anche un vantaggio nelle prestazioni termiche della copertura, sia in inverno che in estate. Ciò significa quindi un notevole risparmio energetico negli ambienti sottostanti, che può attestarsi anche su valori del 10%, ma che comunque varia in base a diversi fattori, quali l’edificio stesso, la posizione, il clima ambientale e la tipologia di tetto verde scelto.
Microclima
Da un punto di vista microclimatico, su una copertura verde in estate le temperature massime arrivano a 25-30°C, rispetto ai circa 80°C raggiunti da una copertura tradizionale. In prossimità della copertura, invece, secondo uno studio condotto all’università di Hong Kong, la temperatura dell’aria diminuisce di un valore compreso tra 2° e 5°.
Da questi dati è stato possibile stimare che la diffusione di tetti verdi sarebbe in grado di ridurre la temperatura dell’aria ad altezza uomo di circa mezzo grado nel caso di sistemi estensivi, e fino a 1.7° con i sistemi intensivi, valori che rapportati alla scala urbana si attesterebbero invece fra 0.3° e 3°.
Le città, quindi, trarrebbero non poco vantaggio dalla maggior presenza di coperture verdi, per non parlare poi dei benefici sociali ed ambientali derivanti da una maggior presenza di piante, che si tradurrebbero anche in una crescita della biodiversità.
Vista la diminuzione di temperatura della copertura stessa, poi, un campo fotovoltaico integrato in un tetto verde sarebbe più efficiente poiché, rimanendo ad una temperatura di 30-35°C, i pannelli riuscirebbero a produrre circa il 5% di energia in più.
Inquinamento acustico
L’inquinamento acustico è un altro aspetto che sarebbe profondamente influenzato da un aumento della presenza di tetti verdi. Secondo uno studio realizzato nel 2016 dall’Istituto olandese Deltares, infatti, la vegetazione potrebbe assorbire le onde sonore provocate, ad esempio, dal traffico, con una riduzione di 8-10 dB negli ambienti interni sottostanti.
Regimazione idrica
Negli ultimi tempi vediamo troppo spesso immagini di strade allagate nelle nostre città. Realizzando più tetti verdi sugli edifici si avrebbe anche un beneficio legato alla regimazione idrica: le piogge sarebbero infatti parzialmente assorbite dalla vegetazione, per cui il sistema fognario sarebbe interessato da un afflusso ridotto del 60-80% nella quantità, e anche più dilazionato nel tempo, con una notevole riduzione di tutti i rischi correlati.
Sostenibilità
A seconda della tipologia di tetto verde, i costi di realizzazione variano solitamente dai 40 ai 150 € per metro quadro. Sono cifre maggiori rispetto a quelle necessarie per la costruzione di una copertura tradizionale, ma tutti i benefici ottenibili fanno sì che il tetto verde sia una soluzione preferibile, anche in termini di impatto ambientale legato al suo ciclo di vita (costruzione, manutenzione, dismissione).
Inoltre, anche la salute degli edifici ne guadagna: se la durata media di una copertura tradizionale è di 15 anni, nel caso di un tetto verde la parte strutturale rimane protetta dal sole e dal calore, arrivando ad una durata media di 45 anni.